Buonasera ragazze/i! Ieri ho terminato "Come inciampare nel principe azzurro" di Anna Premoli e oggi sono qui (a un orario improbabile!) per dirvi la mia.
Quale ragazza non sogna di sfondare nel proprio lavoro
sfruttando la possibilità di trascorrere un anno all’estero? È proprio questa
la grande opportunità che un giorno si presenta a Maddison: ma l’inaspettata
promozione arriva sotto forma di un trasferimento dall’altra parte del mondo,
in Corea del Sud!
Maddison,
però, è solo all’apparenza una donna in carriera. In realtà è molto meno
motivata delle sue colleghe e per nulla attratta dall’idea di stravolgere la
sua vita. Come è possibile che abbiano pensato proprio a lei, che del defilarsi
ha fatto da sempre un’arte, che ha il terrore delle novità e di mettersi alla
prova? Una volta arrivata in Corea, il suo capo, occhi a mandorla e passaporto
americano, non le rende neanche facile adattarsi al nuovo ambiente. Catapultata
in un mondo inizialmente ostile, di cui non conosce nulla, di cui detesta le
abitudini alimentari e non solo, Maddison si vedrà costretta a tirar fuori le
unghie e a crescere una volta per tutte. E non è detto che sulla sua strada non
si trovi a inciampare in qualcosa di bello e del tutto imprevisto!
Premetto che ero molto curiosa di leggere questo libro della Premoli (di cui ho già letto "L'amore non è una cosa semplice", apprezzato parecchio): ne avevo sentito parlare bene e mi era stato suggerito da un'amica. E ora eccomi qua! Dunque, ho letteralmente divorato questo libro (generalmente se una lettura mi prende sono proprio portata a terminarla nel più breve tempo possibile!).
Nel complesso l'ho trovato frizzante, scorrevole e divertente (ho riso tantissimo durante la lettura, posso assicurarvelo!). Però, però... c'è un però! Be', andiamo avanti!
Maddison, la
protagonista, è una giovane ragazza londinese svogliata e decisamente ancorata
alla sua vita a Londra, sebbene non adori il suo lavoro e nemmeno tanto la
sua vita lì.
E' un personaggio molto simpatico, strano... e, sebbene venga abbastanza automatico immaginarsela un po' sfigata e non particolarmente avvenente, in realtà scopriamo essere una ragazza alta, bionda e con un fisico asciutto (pur mangiando abbondanti porzioni di pasta, beata lei!).
E' un personaggio molto simpatico, strano... e, sebbene venga abbastanza automatico immaginarsela un po' sfigata e non particolarmente avvenente, in realtà scopriamo essere una ragazza alta, bionda e con un fisico asciutto (pur mangiando abbondanti porzioni di pasta, beata lei!).
Quando viene a sapere
del trasferimento a Seul, in Corea, per poco non sviene, letteralmente. LEI
partire per un anno in un altro continente? Proprio non le va giù, soprattutto perché a John, il suo capo, aveva detto chiaramente che l'unico posto al mondo
dove (al limite!) sarebbe stata disposta ad andare era New York.
L'incontro
con Mark, il suo futuro capo, non è affatto promettente: lei è in ritardo, in
preda al panico e furente per la notizia del trasferimento appena appresa dall'antipatico collega.
Mark
Kim è un uomo affascinante e apparentemente di
ghiaccio: di poche parole, non nasconde a lungo il suo malcontento per Maddison:
gli era stato promesso un asso nella manica, non una come lei.
Maddison, pur di non partire, prova a supplicare John in tutti i modi e tenta persino di coinvolgere Mark, il suo "nemico-quasi-capo", eppure non
c'è niente da fare: il viaggio si farà eccome.
Durante le prime settimane del soggiorno a Seul, Maddison non può che confermare le sue paure e i suoi sospetti: il cibo proprio
non le piace, il lavoro è estenuante e dura fino a sera tardi... insomma: questo trasferimento proprio non ci voleva! Molto meglio starsene a Londra...
Eppure, piano piano, le cose iniziano a migliorare: il team di cui è a capo, composto da due ragazzi e una ragazza, va benone e, in fondo, se lei si trova lì è per una nobile causa: la "parità" tra i sessi sul lavoro. O almeno per provarci...
Eppure, piano piano, le cose iniziano a migliorare: il team di cui è a capo, composto da due ragazzi e una ragazza, va benone e, in fondo, se lei si trova lì è per una nobile causa: la "parità" tra i sessi sul lavoro. O almeno per provarci...
Persino il rapporto col capo burbero sembra migliorare: i due alternano fasi di odio profondo ad altre decisamente più cordiali e positive. Una cosa che inizialmente (anzi: fino a metà libro, più o meno) ho adorato è stato proprio questo loro rapporto così ambiguo: punzecchiatine e litigi da un lato, ma anche risate e "passi in avanti" dall'altro: risate assicurate!
Poi, però, a un certo punto... come dire? La cosa va decisamente troppo avanti. Se dapprima, ripeto, questo loro modo di relazionarsi mi piaceva, lo trovavo carino e divertente, dopo ha iniziato quasi a stufarmi. Lei, poi, assolutamente insopportabile! Capisco i dubbi, le paranoie... e in parte capisco anche lui (sì, la colpa è di entrambi!), davvero... però basta! In quei momenti Mark e Maddison sembrano quasi due adolescenti, anzi, anche peggio. Ammetto che, a un certo punto (ad averceli avuti entrambi davvero davanti), li avrei presi a capocciate! Testa contro testa, ovviamente.
Poi, però, a un certo punto... come dire? La cosa va decisamente troppo avanti. Se dapprima, ripeto, questo loro modo di relazionarsi mi piaceva, lo trovavo carino e divertente, dopo ha iniziato quasi a stufarmi. Lei, poi, assolutamente insopportabile! Capisco i dubbi, le paranoie... e in parte capisco anche lui (sì, la colpa è di entrambi!), davvero... però basta! In quei momenti Mark e Maddison sembrano quasi due adolescenti, anzi, anche peggio. Ammetto che, a un certo punto (ad averceli avuti entrambi davvero davanti), li avrei presi a capocciate! Testa contro testa, ovviamente.
Comunque, quasi dopo un'eternità e praticamente SOLO grazie a interventi esterni, le cose iniziano seriamente a cambiare e allora lì non puoi che sorridere con sguardo sognante e gioire per loro! Però, insomma... un pochino prima no, eh? ;-)
Bene, la mia recensione-"sfogo" è terminata. Devo ammettere che fino a più di metà libro ero convinta di assegnare il massimo del punteggio, perché comunque la storia mi è piaciuta molto, così come lo stile di Anna Premoli (è il suo secondo libro che leggo e posso solo confermare la mia impressione), però questa cosa dei due protagonisti mi ha lasciato "infastidita" per un po' troppo tempo nel corso della lettura per far finta di niente.
Bene, la mia recensione-"sfogo" è terminata. Devo ammettere che fino a più di metà libro ero convinta di assegnare il massimo del punteggio, perché comunque la storia mi è piaciuta molto, così come lo stile di Anna Premoli (è il suo secondo libro che leggo e posso solo confermare la mia impressione), però questa cosa dei due protagonisti mi ha lasciato "infastidita" per un po' troppo tempo nel corso della lettura per far finta di niente.
Il mio voto: 4 (su 5)
P.S: Ecco come mi sono "immaginata" Mark e Maddison (gli attori sono Mike He e Scarlett Johansson). Voi che ne pensate? Avete letto questo libro? :)
4 comments:
Sì diciamo che il "cambiamento" avviene un po' troppo tardi. La scrittrice fa penare i lettori per parecchio prima che avvenga realmente qualcosa di concreto. E' anche vero che quando arriva... beh quando arriva io ero col sorriso a 400 denti e gli occhi a cuoricino. Mi sono innamorata come una matta di lui! Comunque a me è piaciuto molto ^_^
ps: sono la blogger di piovonorecensioni.com comunque ahhahah
ci siamo "mi piaciate" a vicenda su instagram e facebook eheh
Un bacione :*
Ciao! :) Grazie per essere passata e i "like"! <3 Sì, concordo con te: lui è ancora nel mio cuore hahaha. Solo che commentando "a caldo" non ho potuto fare a meno di sottolineare questa cosa! Se non l'hai ancora letto ti consiglio, sempre di Anna, "Ti prego lasciato odiare"! Un saluto, ci leggiamo :*
È già in lista! *-* voglio leggerli tutti quelli della Premoli *-*
;) bravissima! ^^
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