Ciao a tutti! :) Che dite di bello? Qui è una giornata piovosa e io sono sempre presa da mille cose... ultimamente sto lavorando alla tesi, quindi purtroppo il tempo per letture extra è sempre poco poco! Spero di riuscire a ritagliarmi un po' di tempo il prima possibile però, sto in astinenza!
Oggi sono qui per parlarvi di un racconto breve che tempo fa ho segnalato sul blog, ovvero Usciamo a catturare le lucciole? del giovane Vincenzo Politano. In realtà quello di oggi è uno "strappo alla regola", in quanto - come potete leggere nella mia pagina "chi sono & contatti" - di norma faccio soltanto segnalazioni; in questo caso però visto che Vincenzo è stato così paziente e oltretutto il suo racconto è molto breve mi sono presa un po' di tempo per leggerlo e ora sono qui per dirvi cosa ne penso!
Dunque dunque... questo racconto è abbastanza strano, ma di una stranezza positiva, che ti coinvolge e ti spiazza. Ammetto di aver riletto diversi stralci del racconto, perché lì per lì alcune cose proprio non mi tornavano. Quello di Vincenzo è un racconto breve e non-sense, carico di immagini, sensazioni, pensieri (la protagonista difatti ci ingloba in quello che potremmo definire uno stream of consciousness) e sentimenti contorti.
"“Io lo so che coincidiamo!” gridavo verso il muro bianco. “Lo so che coincidete, ma lui coincide con un altro pezzo” mi rispondeva un’eco."
Questo giovane autore ci racconta di sogni (o meglio incubi), d'amore, d'innocenza perduta e lo fa in sole tre pagine, con un linguaggio scorrevole, a tratti tagliente. Insomma, mi è piaciuto molto e ve ne consiglio la lettura!
Il mio voto: 3+
