Ciao ragazze/i! :) Come va? Qui inizia a sentirsi un bel freschetto devo dire e per il momento è piacevole... insomma, a chi non piace starsene al calduccio a leggere o guardare un telefilm (quando si ha tempo), magari con una bella cioccolata calda o un tè tra le mani?
Oggi sono qui per segnalarvi un romanzo rosa autopubblicato, "È qui
che volevo stare" di Monica Brizzi. L'uscita dell'ebook risale al 30 marzo, ma il cartaceo è più recente (30 settembre). Scopriamo insieme di cosa parla:
Titolo: È qui
che volevo stare
Autrice: Monica Brizzi
Pagina Facebook autrice: https://www.facebook.com/ilmondodim/
Pagina Facebook autrice: https://www.facebook.com/ilmondodim/
Casa editrice: autopubblicato
Genere: romance
Pagine: eBook: 150 ; cartaceo: 248
Prezzo: eBook: 1.99 € ; cartaceo: 11,48
€
Formato: eBook e cartaceo
Data di uscita: 30 marzo
Link Amazon (eBook): https://goo.gl/Jcjwvj
Link Amazon (cartaceo):
https://goo.gl/1PX1Qa
Trama:
Una
promessa fatta dieci anni prima. Tornare in Grecia, ancora una volta,
tutti insieme. È questa l’idea che spinge un gruppo di trentenni a
ripetere la gita dell’ultimo anno di scuola. Peccato
che Sofia, una ventinovenne così rossa e piena di lentiggini da essersi
meritata il soprannome di Gnomo, non sia pronta a ritrovare tutti,
soprattutto Michele, l’ex da cui cerca di scappare. Ma anche Giusti e
Paolucci, l’imbucato Martinelli, le ragazze della
E, il professore di storia dell’arte, la bidella, Tommaso, l’amico di
sempre, il ragazzo di Ragioneria che conosce sin dai tempi delle medie.
Tra strane scoperte, nuovi amori, tradimenti, serate in discoteca,
pianti e risate a non finire, immersa nella Grecia
delle grandi divinità, Sofia riuscirà una volta per tutte a sconfiggere
la sua chimera?
Estratto:
Davanti ai nostri occhi stanchi e
accaldati appare il minibus da sedici posti che abbiamo prenotato per tutta la
settimana. Il nostro autista è un uomo sulla cinquantina con dei baffi a punta
talmente pronunciati che sono lì e lì per dire “Pedro, esto es Estathè!”, ma per fortuna mi ricordo di
essere in Grecia, e non in Spagna, e ascolto il suo vero nome. Zenas, dice di chiamarsi in una lingua a metà tra l’inglese e il
greco. Stefano Giusti di greco ha sempre saputo poco, non più di quanto ne
sapessi io, ma evidentemente qualcosa in quella zucca semivuota è rimasto e se
ne esce con un kalòs kai
agathòs che sciocca tutti, autista compreso.
«Sei proprio un coglione Stefi! È
greco antico! È come se ti parlassero in latino!» abbaia Anita sistemandosi lo zainetto sulla spalla.
«Il concetto di unità di bellezza
e valore morale nello stesso individuo dovrebbe essere compreso da tutti,
indipendentemente dalla lingua parlata», ci ammonisce
Marco Pitti.
Scuoto la testa perplessa e vedo che anche Tommaso fa la stessa cosa.
«Cosa sono venuto a fare?»
«La Norvegia era indubbiamente la
scelta migliore.»
«Norvegia, ragazze bionde, fiordi,
ragazze bionde», elenca per ricordarsi cosa si
sta perdendo.
«Ti sei dimenticato le ragazze bionde.»
L'autrice:
Monica
Brizzi, classe 1983, scrive da quando è poco più che una ragazzina. Ama
leggere un po' di tutto, dai grandi classici alla fantascienza. Quando
scrive, però, finisce quasi sempre per raccontare storie d'amore
ironiche. Oltre a È qui che volevo stare è autrice di
Innamorarsi ai tempi della crisi e Il mio supereroe, edito da
Delos Digital. Gestisce un blog in cui parla di tutto e di niente, anche se i temi conduttori sono la scrittura, i libri e la sua timidezza.
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